La pompa di calore è un dispositivo che sostituisce la tradizionale caldaia a metano ed è in grado di produrre acqua calda per il riscaldamento e acqua calda sanitaria ovvero quella che utilizziamo nei nostri bagni e nelle nostre cucine.
La resa termica della pompa di calore permette una maggiore efficienza energetica per la casa, in particolare nei mesi invernali, e di risparmiare tra il 40% e il 60% della spesa complessiva. Il suo funzionamento si basa sul meccanismo di assorbimento di calore dall’aria esterna e ciò permette di produrre più calore a parità di energia elettrica impiegata rispetto ad un sistema tradizionale. E’ come se un condizionatore lavorasse a rovescio.
In estate invece, il processo è inverso. Consente di rinfrescare gli ambienti portando aria clada dall’interno all’esterno. L’energia elettrica che serve per il funzionamento della caldaia viene prodotta tramite la stessa energia termica interna e ciò consente di risparmiare anche sulla corrente.
Il processo di scambio non è ottimale quando le temperature esterne superano i -5 C, in questo caso conviene ricorrere alle pompe di calore geotermiche che consentono di sfruttare il calore del sottosuolo mediante due opzioni a scelta:
- una sonda geotermica che intercetta calore dal sottosuolo;
- estrazione di acqua da una falda sotterranea.
COSTI. Circa € 7.000 per un impianto in grado di riscaldare e rinfrescare un appartamento di 100 mq ubicato nel Centro Italia. Dobbiamo considerare invece € 12.000 per un impianto in grado di produrre anche acqua calda sanitaria.
DETRAZIONI. Dal 2012 è possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 55% anche per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.