“Basterà la plastica di una bottiglia per produrre dei pannelli fotovoltaici super economici!” A questo progetto sta lavorando l’italianissima azienda Luigi Barbera, già all’avanguardia mondiale per la trasformazione delle materie plastiche. Questi rivoluzionari pannelli oltre a poter proporre prezzi sicuramente più competitivi rispetto ai pannelli attualmente in uso e realizzati in silicio, andranno anche ad ampliare la gamma di “prodotti” su cui ne sarà possibile l’installazione. Ok quindi a superfici in vetro, serre o addirittura vestiti.
L’unico inconveniente, se così vogliamo definirlo, l’efficienza e la durata che non saranno sicuramente da record.
A rivelarlo all’Ansa, Giovanni della Rossa che ha spiegato:
”Stiamo brevettando il processo produttivo che consente di avere pannelli fotovoltaici multistrato pronti all’uso in un unico passaggio e con costi molto ridotti, fino a un decimo. Al momento stiamo collaborando con università italiane, inglesi e statunitensi per mettere a punto un polimero adatto a costituire lo strato fotoattivo che produce energia. Gli strati potranno essere arricchiti con nanocompositi come fili d’argento o grafene per aumentare la conduttività, mentre quelli isolanti potranno convertire i raggi Uv e gli infrarossi altrimenti inutilizzati in luce visibile, e questo grazie all’impiego della meccanica quantistica e agli studi condotti in collaborazione con Quantumatica, azienda specializzata nello sviluppo di sistemi quantici applicati alle nanotecnologie, con brevetti nella litografia quantistica sviluppati insieme al Jet Propulsion Laboratory della Nasa”