Il 25 ottobre 2012, l’UE ha adottato la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Essa stabilisce il quadro comune delle misure per la promozione dell’efficienza energetica all’interno dell’Unione al fine di garantire il raggiungimento dell’obiettivo “20-20-20”.
L’obiettivo “20-20-20” è quello di ridurre del 20% le emissioni responsabili dell’effetto serra, aumentare l’impiego delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica del 20%. Per il 2050 è inoltre previsto un azzeramento delle emissioni, con una riduzione tra l’80 e il 95%.
Considerando che nell’attuale scenario si rischia di non raggiungere gli obiettivi del 2020, la direttiva stabilisce regole dirette a rimuovere le barriere nel mercato dell’energia e a superare i fallimenti del medesimo.
Cosa stabilisce la direttiva 2012/27/UE
- Gli enti pubblici dovranno dotarsi di edifici, prodotti e servizi efficienti dal punto di vista energetico;
- le imprese erogatrici di energia dovranno incoraggiare gli utenti finali a ridurre i loro consumi energetici migliorando l’efficienza;
- le grandi aziende avranno l’obbligo di eseguire un audit energetico ogni 3 anni;
- gli utenti gestiranno meglio i consumi di energia grazie a un miglioramento delle informazioni su contatori e fatture;
- la trasformazione di energia verrà controllata per verificarne l’efficienza; se necessario.
Chi ne trarrà vantaggio e come
- Gli utenti disporranno di informazioni più chiare per ridurre il consumo energetico e il costo della bolletta;
- l’ambiente beneficerà dell’abbattimento delle emissioni di gas serra;
- gli enti pubblici potranno ridurre la spesa legata al consumo di energia utilizzando edifici, prodotti e servizi più efficienti dal punto di vista energetico;
- l’economia europea trarrà vantaggio da una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti energetici e dalla crescita economica derivante dalla creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto nel settore delle ristrutturazioni edilizie.
Tra le prossime tappe l’Italia dovrà recepire la direttiva entro massimo un anno e l’UE nel 2014 verificherà l’andamento delle risultanze per il raggiungimento degli obiettivi entro il 2020. Se la verifica restituirà un esito negativo verranno adottate misure obbligatorie.