Per usufruire del bonus ristrutturazione in Italia, la fattura emessa dall’azienda che effettua i lavori deve contenere specifiche informazioni che attestano la natura e la finalità degli interventi effettuati. Qui di seguito un esempio di ciò che potrebbe essere scritto in una fattura per accedervi:
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Fattura nr. [numero fattura]
Data: [data di emissione]
Intestazione fornitore:
[nome o ragione sociale dell’azienda]
Partita IVA: [numero partita IVA]
Indirizzo: [indirizzo completo]
Intestazione cliente:
[nome del cliente beneficiario del bonus]
Codice fiscale: [CF del cliente]
Indirizzo dell’immobile oggetto di intervento: [indirizzo completo]
Descrizione dei lavori:
“Interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’art. 16-bis del D.P.R. n. 917/1986, relativi all’immobile situato in [indirizzo dell’immobile].”
Elenco dettagliato dei lavori effettuati, con specificazione dei singoli interventi, materiali forniti e manodopera, evidenziando che si tratta di lavori conformi ai requisiti previsti dalla normativa per l’accesso al bonus ristrutturazione.
Totale lavori: [importo totale]
IVA applicata al [aliquota IVA%]: [importo IVA]
Importo totale fattura (IVA inclusa): [importo totale IVA inclusa]
Modalità di pagamento: [descrizione delle modalità di pagamento concordate]
Si certifica che i lavori sopra descritti rientrano nelle categorie previste per la detrazione fiscale del bonus ristrutturazione e che sono stati effettuati nel rispetto delle normative vigenti.
Data e firma
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Ricorda che per usufruire del bonus ristrutturazione, la fattura deve essere pagata tramite bonifico bancario o postale parlante, cioè un bonifico che riporti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o il codice fiscale del soggetto a cui si effettua il pagamento. Questo consente di tracciare la spesa e dimostrare che è stata effettuata in conformità con le disposizioni del bonus ristrutturazione.