L‘ENEA, “Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile”, ha pubblicato un vademecum su come presentare la documentazione utile all’ottenimento delle agevolazioni fiscali in seguito a lavori di riqualificazione energetica su edifici residenziali esistenti o su parte di essi.
Altri riferimenti normativi sullo stesso argomento sono consultabili nella Circolare 19/E dell’Agenzia delle Entrate alla voce: “Fruizione della detrazione del 55%”.
Nel caso in cui gli interventi siano stati eseguiti mediante contratti di leasing, la detrazione compete all’utilizzatore ed è determinata in base al costo sostenuto dalla società concedente.
Tutti gli interventi devono obbedire a requisiti tecnici specifici che, nella fattispecie, attengono i serramenti e gli infissi, le caldaie a condensazione, i pannelli solari, le pompe di calore, la coibentazione di pareti e coperture e i lavori sull’edificio globalmente considerato. Il rispetto dei limiti di dispersione e delle specifiche tecniche deve essere asseverato da un tecnico abilitato mentre per interventi più semplici è sufficiente la dichiarazione del produttore dell’elemento costruito.
Coloro che intendessero beneficiare dell’agevolazione devono, a fine lavori, ottenere dal professionista un attestato di qualificazione energetica, che dovranno conservare insieme alle fatture e ai documenti relativi ai lavori.
Entro 90 giorni dal termine dei lavori, il richiedente deve inviare telematicamente dal portale ENEA la documentazione attinente la certificazione o la qualificazione energetica e la scheda informativa. Il sistema restituirà una ricevuta di convalida che l’utente dovrà conservare insieme agli altri documenti in previsione di eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Il possesso della ricevuta gli garantirà la detrazione del 55% della spesa sostenuta relativamente alle imposte a suo debito con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui ha sostenuto le spese.