Sostituire una caldaia a gas con una a legna o derivati? Si può ed è economicamente conveniente poichè la resa energetica presenta risultati non certo trascurabili. In tempi di sostenibilità ambientale, riscaldare le nostre abitazioni con la legna non significa affatto rifiutarsi di guardare al futuro, tutt’altro.
La scelta delle biomasse appare saggia per via del fatto che la quantità di anidride carbonica che la loro combustione libera è pari a quella che le piante hanno assorbito durante la loro crescita. Inoltre, una volta recuperato il costo dell’investimento (nettamente superiore rispetto alla caldaia a gas) si risparmia sul consumo dei combustibili che non dipende più dal rincaro dei combustibili fossili che è costante nel tempo.
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Gli impianti unifamiliari consigliabili sono quelli a legna tal quale, che richiede un minimo di manutenzione per ciò che riguarda la carica (1 – 2 volte al giorno) e la pulizia della cenere (1 – 2 volte la settimana). Moderne caldaie a legna raggiungono il 90% di efficienza, sono automatiche e si interfacciano benissimo con un termostato.
Se invece si desidera un sistema più pulito e anche maggiormente performante è consigliabile la caldaia a pellet, che consente di pulire la cenere poche volte l’anno. Per l’installazione delle caldaie di questo tipo occorre considerare anche il buffer: un serbatoio di acqua che accumula calore e per coloro che possiedono anche pannelli solari è necessario un adeguato sistema di regolazione.