Tra gli elettrodomestici più “rumorosi” ci sono i frigoriferi e i congelatori a causa del compressore; nei nuovi modelli però si è riusciti a ridurre le emissioni sonore, grazie a un rivestimento con materiali insonorizzanti. Nelle cappe le nuove protezioni attutiscono il rumore del passaggio di aria nei condotti. Nelle lavatrici, il fastidio è provocato soprattutto dalle vibrazioni che l’apparecchio produce durante la fase di centrifuga; oggi queste sono notevolmente diminuite grazie all’installazione di un particolare motore direttamente collegato al cestello (evitando così il collegamento tramite una cinghia di trasmissione, causa del problema). Per quanto riguarda i nuovi modelli di lavastoviglie, sono resi più silenziosi dalle vasche realizzate all’interno con materiali fonoassorbenti (che riducono il rumore delle vibrazioni) e dalle innovazioni apportate nel circuito idraulico.
Ma come si fa a sapere quanto rumore fa un apparecchio?
Sull’etichetta energetica degli elettrodomestici, oltre ai dati tecnici e a quelli di consumo, sono indicati anche i valori della rumorosità, relativa a una modalità di funzionamento dell’apparecchio. Sono espressi in decibel (dB A): l’indicazione (A) dopo la sigla dB si riferisce al valore della scala di percezione più vicina a quella dell’orecchio umano.
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