Il Superbonus 110% è una misura introdotta dal governo italiano con il Decreto Rilancio nel maggio 2020 per stimolare l’economia attraverso la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico degli edifici. La misura consente di detrarre dalle tasse il 110% delle spese sostenute per specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, fino a un massimo di spesa che varia in base al tipo di lavoro effettuato e alla tipologia di immobile.
Per quanto riguarda la dotazione finanziaria complessiva, il Superbonus non ha una cifra precisa a disposizione, poiché si tratta di una detrazione fiscale e non di un budget. I fondi non sono quindi stanziati in un’unica “somma”, ma dipendono dal numero e dall’entità delle spese che i cittadini decidono di sostenere, nei limiti dei tetti di spesa fissati per ogni tipo di intervento. Gli importi detratti possono poi essere utilizzati in diversi modi, tra cui lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Dal lancio del Superbonus, il governo italiano ha stanziato risorse finanziarie attraverso vari aggiustamenti di bilancio per coprire il costo stimato della detrazione. I fondi sono quindi disponibili indirettamente tramite il sistema fiscale e l’impatto sui conti pubblici viene monitorato e gestito annualmente. La disponibilità del Superbonus è stata inoltre estesa più volte, con scadenze variabili a seconda delle categorie di beneficiari e dei tipi di intervento.